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The Hours |
evilinside
Reg.: 02 Mar 2003 Messaggi: 519 Da: Otranto (LE)
| Inviato: 31-08-2003 19:24 |
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quote: In data 2003-08-31 16:27, Deeproad scrive:
E' il miglior film che abbia visto quest'anno....
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...pensa un po' gli altri che hai visto....
_________________ Visitate il mio sito interamente dedicato al mondo dell'horror : http://www.e-v-i-l-i-n-s-i-d-e.com/.
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misaki84
Reg.: 29 Lug 2003 Messaggi: 2189 Da: Montecchio Maggiore (VI)
| Inviato: 31-08-2003 19:35 |
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E' veramente un capolavoro, offre tantissime chiavi di lettura soprattutto se sai qualcosa di V.W. e della short story Mrs Dalloway.Sicuramente il miglior film della stagione scorsa insieme a Gangs of NY.
_________________ Kim Ki-duk è un GENIO del CINEMA |
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cosmopoli
Reg.: 30 Lug 2003 Messaggi: 115 Da: torino (TO)
| Inviato: 31-08-2003 20:12 |
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a me è piaciuto abbastanza. come vote darei 7. invio il mio pensiero, se qualcuno ha voglia di leggerlo. C’ è uno dei capolavori del ‘900, “La signora Dalloway”, il romanzo ad esso isipirato , “The Hours “ dell’americano Cunnighan, e la sua versione cinematografica . Lambiccato ? il lungometraggio di Daldry non è affatto cervellotico; anzi si fa ammirare perché è una ricostruzione filologica quasi ineccepibile della personalità e dell’opera di una delle più grandi autrici del secolo appena trascorso e nello stesso tempo uno spettacolo fruibile ( lo dimostra il discreto successo al botteghino) anche da un pubblico vasto di spettatori non necessariamente forniti di conoscenze letterarie specialistiche. In che modo il regista è riuscito a veicolare in un testo filmico tematiche complesse e meditate, consone piuttosto ad opere letterarie , senza trasformarle in un banale fraseggio di supporto allo svolgimento dell’intreccio ? Grande merito della sua regia è quello di aver saputo valorizzare al massimo il contributo dei suoi collaboratori: la sceneggiatura sensibilissima alle sfumature del drammaturgo David Hare, l’abile montaggio di Peter Boyle, e l’intensa interpretazione delle tre grandi attrici . Hare ha rielaborato senza tradirlo il libro di Cunnigham in un dialogare fra personaggi teso a svelarne , con la profondità consentita a un testo filmico, i moventi reconditi . Ma si legga questa splendida pagina del diario della scrittrice: ” Mi è toccato brancolare un anno intero per scoprire ciò che io chiamo il mio procedere per gallerie: in tal modo io racconto il passato a rate come e quanto mi occorre” ed anche la pellicola di Daldry procede per gallerie, da cui affiorano i mille motivi che alla complessa personalità della Woolf si intrecciano: il femminismo, l’omosessualità, l’attrazione per la morte e per la vita, la malattia mentale intesa anche come incapacità di adeguarsi alla quotidianità borghese. Si passa da una epoca e da una città all’altra , senza forzature , senza scollamenti ed è proprio la perfezione del montaggio a mettere in evidenza il profondo legame che pervade la vicenda nel suo articolarsi e ripresentarsi analoga in attimi ed ambienti diversi, come nelle triplice sequenza del bacio lesbico. Ed è ancora il diario di Virginia a chiarire : “I personaggi non devono essere altro che punti di vista: la personalità dev’essere evitata a qualunque costo”, e in effetti noi ci troviamo non tanto di fronte a tre storie diverse quanto a quattro punti di vista fusi l’uno con l’altro : l’amore per la vita e l’attrazione per la morte convivono in Laura , Clarissa, Virginia e Richard, e perché negli uni prevalga la vita è necessario che gli altri si sacrifichino. E chi ? L’artista, lo insegnava già Dante nel Medioevo, è messaggero di Dio e quindi non possono essere che Virginia e Richard in quanto poeti : è nella natura dei poeti sondare gli incubi segreti della psiche, fino al delirio e al suicidio, proprio perché la loro esplorazione del profondo è salvezza per l’umanità intera. Il messaggio è reso vivo ed intenso però soprattutto dal talento delle tre attrici che impersonano i tre punti di vista femminili : la macchina da presa, in effetti, non ha occhi e attenzioni che per loro, ne enfatizza maniacalmente le espressioni facciali, addirittura la mano del regista ne ha manipolato i lineamenti: la Kidman ha un naso artificiale, Julianne Moore ha un volto pieno di rughe. Ed è al loro viso sofferente che spetta il compito di spiegare che qualcuno deve morire, affinché altri comprendano il valore della vita. Semplice no, anche se la gente crede sia complicato!
_________________ il futuro fallisce.fallisce sempre.Non potrà mai essere il luogo crudele e felice in cui vogliamo trasformarlo. |
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leonessa
Reg.: 09 Ago 2002 Messaggi: 5315 Da: Abbiategrasso (MI)
| Inviato: 31-08-2003 21:17 |
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E' un bel film ma il libro (che ho appena terminato) è davvero splendido!!! Comunque ti consiglio entrambi!!!
1bix8
_________________ I'm impossible to forget but hard to remember |
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Zanfo3
Reg.: 21 Ago 2002 Messaggi: 555 Da: Bertinoro (FO)
| Inviato: 17-11-2003 15:18 |
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Ieri sera l'ho visto per la prima volte, una serie di inconvenienti non me lo hanno fatto vedere prima, ma alla fine qualcose mi rodeva dentro!!!!!
Non so perchè, ma forse non ho capito bene tutto, e mi sembra un pò secrificato come film!!
Tre delle 5 migliori attrici in circolazione potevano essere sfruttate meglio!!!
E poi ho una domanda: Perchè era cosi delusa dalla vita la moore???perche si voleva ammazzare??
Possibile sia stato il "troppo" che era nella sua vita???
Aiutatemi con questo film!!!!!!
_________________ "Ho visto cose che voi umani non potresti immaginare.Navi da combattimento in fiamme a largo dei bastione di Orione e ho visto raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser" BLADE RUNNER |
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Zanfo3
Reg.: 21 Ago 2002 Messaggi: 555 Da: Bertinoro (FO)
| Inviato: 17-11-2003 17:46 |
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Aiutatemi!!!!!!!
_________________ "Ho visto cose che voi umani non potresti immaginare.Navi da combattimento in fiamme a largo dei bastione di Orione e ho visto raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser" BLADE RUNNER |
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Ondina ex "Plumett"
Reg.: 24 Apr 2003 Messaggi: 2205 Da: Padova (PD)
| Inviato: 25-01-2004 17:50 |
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Ho trovato molto difficile definire un film come The Hours. Dopo circa un’ora e mezza in cui non riuscivo a farmene un’idea che fosse una, ho capito che il mio problema era non riuscire a cogliere in esso una vera e propria struttura filmica, e che quindi mi trovassi davanti a una rappresentazione per immagini di un racconto letterario, di ottimo livello devo dire (nonostante la trama che non è molto originale). Spezzoni di tre vite piene di angoscia, quattro se consideriamo Richard che fa da collegamento fra le due eroine più moderne. L’angoscia dell’anima, tale da assorbire interamente le due ore di proiezione, e il fatto che il tempo sia suddiviso in tre, riducendo di molto lo spazio consentito ad ognuna, fa apparire il racconto privo di un nerbo narrativo vero e proprio, del classico plot suddiviso canonicamente in introduzione, sviluppo e conclusione.
E’ un film quindi che si basa sui gesti, sulle espressioni dei volti che sembrano raccogliere il peso delle avversità del destino, che fa fatica a compiersi, portando le tre donne e lo spettatore all’esasperazione; un destino che dà la possibilità al vuoto di prendere il sopravvento sull’anima, per natura pieno di speranza. Tutta la complessità interiore di queste donne la vediamo ben rappresentata nei loro volti emaciati, che tramite la sbalorditiva gestualità compiono una sintesi estrema dei soffocati drammi interiori.
I rapporti fra le tre donne sono piuttosto complessi, anche se a livello narrativo gli avvenimenti sono paralleli. Virginia è il cardine, la “madre” della vicenda: l’intensissima interpretazione della Kidman fa trasparire una personalità talmente tormentata da lasciare due impronte indelebili in Laura e Clarissa, che considero addirittura "figlie" di questa personalità, come sue due proiezioni nel futuro.
In definitiva un film che concentra, insieme al loro dolore, una moltitudine di personaggi anomali, tormentati, ma semplici nella loro commovente umanità.
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missGordon
Reg.: 03 Gen 2002 Messaggi: 2327 Da: Roma (RM)
| Inviato: 25-01-2004 18:13 |
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io l'ho trovato un buon film, sicuramente più snello del libro da cui è tratto, che si compiace a volte di voli pindarici un pò troppo intellettualistici.
Il film è diretto in modo discreto così da dare più spazio alle tre storie che si incrociano anche se in luoghi e tempi differenti e alle interpretazioni degli attori, vero punto di forza secondo me.
E' la paralisi emotiva la chiave della storia, indotta, provocata, da cause diverse e quindi con "soluzioni" differenti ma ugualmente forti e coinvolgenti.
Pecca a volte di eccessiva lentezza, a volte c'è una citazione di troppo che appesantisce un pò il dialogo, ma penso che valga comunque la pena di vederlo.
_________________ "...Vivere è offrire se stessi, pensava; ed egli offrì se stesso..." E. Galeano |
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seanma
Reg.: 07 Nov 2001 Messaggi: 8105 Da: jjjjjjjj (MI)
| Inviato: 25-01-2004 19:32 |
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quote: In data 2004-01-25 17:50, Ondina scrive:
Ho trovato molto difficile definire un film come The Hours. Dopo circa un’ora e mezza in cui non riuscivo a farmene un’idea che fosse una, ho capito che il mio problema era non riuscire a cogliere in esso una vera e propria struttura filmica, e che quindi mi trovassi davanti a una rappresentazione per immagini di un racconto letterario, di ottimo livello devo dire (nonostante la trama che non è molto originale). Spezzoni di tre vite piene di angoscia, quattro se consideriamo Richard che fa da collegamento fra le due eroine più moderne. L’angoscia dell’anima, tale da assorbire interamente le due ore di proiezione, e il fatto che il tempo sia suddiviso in tre, riducendo di molto lo spazio consentito ad ognuna, fa apparire il racconto privo di un nerbo narrativo vero e proprio, del classico plot suddiviso canonicamente in introduzione, sviluppo e conclusione.
E’ un film quindi che si basa sui gesti, sulle espressioni dei volti che sembrano raccogliere il peso delle avversità del destino, che fa fatica a compiersi, portando le tre donne e lo spettatore all’esasperazione; un destino che dà la possibilità al vuoto di prendere il sopravvento sull’anima, per natura pieno di speranza. Tutta la complessità interiore di queste donne la vediamo ben rappresentata nei loro volti emaciati, che tramite la sbalorditiva gestualità compiono una sintesi estrema dei soffocati drammi interiori.
I rapporti fra le tre donne sono piuttosto complessi, anche se a livello narrativo gli avvenimenti sono paralleli. Virginia è il cardine, la “madre” della vicenda: l’intensissima interpretazione della Kidman fa trasparire una personalità talmente tormentata da lasciare due impronte indelebili in Laura e Clarissa, che considero addirittura "figlie" di questa personalità, come sue due proiezioni nel futuro.
In definitiva un film che concentra, insieme al loro dolore, una moltitudine di personaggi anomali, tormentati, ma semplici nella loro commovente umanità.
| A suo tempo già dissi come forse inadeguato era che a parlare di un film così "femminista"(nel senso buono del termine)foss'io,con tutti gli annessi e connessi...fattosta che quanto qui detto da Ondina è in effetti la chiave di lettura migliore per comprendere il film:inutile cercare una storia che non esiste,una linearità introvabile...ottimo invece lasciarsi giostrare dal regista nel turbinio di passione che coinvolge le tre storie,con assoluta predominanza della glaciale,disperata figura di Virginia Woolf,il trionfo della passività come vittoria,come dominio scenico e metascenico()Virginia non è solo la madre,è "lo stampo creatore"da cui si dipartono le altre due figure femminili)
_________________ sono un bugiardo e un ipocrita |
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Lollina ex "lolly19"
Reg.: 11 Gen 2002 Messaggi: 19693 Da: albenga (SV)
| Inviato: 26-01-2004 14:28 |
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quote: In data 2003-08-31 14:56, LucyVP03 scrive:
Scusa, problemi con la tastiera
Dicevo, ci sono rimasta male...
Sarà che le critiche erano tutte ottime e quindi nutrivo grandi aspettative.
Non è brutto, x carità, ma neanche quel capolavoro che hanno detto. Salvo l'episodio, se così si può definire, della Moore: eccezionale, angosciante, molto intenso. Meritava sicuramente lei l'Oscar!
Sono una fan della Kidman, ma in questo caso nn c'erano paragoni tra le due... ma si sa, quando gli attori fanno i matti, i paralizzati o semplicemente si imbruttiscono l'Accademy va in brodo di giuggiole.
Cmq fammi sapere che ne pensi
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Sono d'accordo! Le atttrici sono tutte ottime, ma il film in generale ha pochissimo ritmo... insomma è un po' troppo noioso. ... ma a molti è piaciuto e le critiche ne hanno parlato ottimamente! Ti consiglio di guardartelo, magari a te piace
_________________ Perchè sentiamo la necessita' di chiaccherare di puttanate, per sentirci a nostro agio?E' solo allora che sai di aver trovato qualcuno di davvero speciale,quando puoi chiudere quella cazzo di bocca per un momento e condividere il silenzio in santa pace. |
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simboy
Reg.: 20 Set 2002 Messaggi: 1603 Da: grugliasco (TO)
| Inviato: 26-01-2004 14:36 |
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E' uno dei pochi film che escono che vale la pena di essere visto... tutto qui... |
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Dinox187
Reg.: 22 Gen 2004 Messaggi: 554 Da: CASELLE TORINESE (TO)
| Inviato: 26-01-2004 18:22 |
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Non lo so, per me questo film non e tanto bello perchè non si capisce come mai i morti continuano a stare sulla terra, e poi mi sembra strano che continuino a vivere per sempre in quella casa e sopratutto la convivenza tra fantasmi e vivi non può essere come nel film che solo alcune volte riescono a comunicare tra loro anche se i fantasmi riescono a spostare oggetti tipo tende e foglie.
_________________ Io non sono ne buono ne cattivo, IO SONO |
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simboy
Reg.: 20 Set 2002 Messaggi: 1603 Da: grugliasco (TO)
| Inviato: 26-01-2004 18:45 |
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Ehm... guarda che forse ti confondi...
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missGordon
Reg.: 03 Gen 2002 Messaggi: 2327 Da: Roma (RM)
| Inviato: 26-01-2004 19:23 |
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mmhhh credo anch'io che ti confonda con the others ...la Kidman fa brutti scherzi
_________________ "...Vivere è offrire se stessi, pensava; ed egli offrì se stesso..." E. Galeano |
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andros
Reg.: 30 Nov 2003 Messaggi: 1837 Da: Catania (CT)
| Inviato: 26-01-2004 20:07 |
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quote: In data 2003-08-31 16:27, Deeproad scrive:
E' il miglior film che abbia visto quest'anno....
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Sottoscrivo in pieno!
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